7.1. La storia di successo personale.
La storia personale è un percorso di successo nel quale l’ascoltatore può individuare momenti cruciali e punti chiave della biografia e della crescita professionale del relatore. Si tratta di un mini-training per chi ascolta, che ha la possibilità di conoscere gli strumenti di lavoro e alcune modalità per sviluppare e raggiungere il proprio obiettivo. È una opportunità per presentare brillantemente se stessi e il proprio lavoro.
7.1.1. Le finalità.
Nella stesura della propria storia personale, ricorda che essa serve a:
raccontare il proprio percorso di successo, la conquista dell’obiettivo personale;
condividere la propria prassi di lavoro, gli strumenti, la metodologia;
spronare il pubblico a compiere il successivo passo professionale nella carriera personale;
esprimere gratitudine e sottolineare i meriti dei propri tutor per i risultati raggiunti;
dimostrare che seguire la filosofia, i valori e la concezione di fondo dell’Azienda porta al successo e alla prosperità;
condividere i propri progetti per il futuro ed esprimere fiducia nel loro compimento;
spronare il pubblico al desiderio di successo.
7.1.2. Strutturare la storia personale.
Racconta alcuni brevi episodi della tua vita: dove sei nato, in che famiglia, la tua professione principale e il tuo status sociale. Questo ti aiuterà a stabilire un contatto con il pubblico. Dimostrerà che sei come uno di loro, che avete molti elementi in comune. Più cose in comune avrai con il pubblico, più velocemente scaturirà il legame emozionale che alzerà il livello di attenzione e di fiducia nelle tue parole. Il tuo passato ha formato e forgiato il tuo carattere, la tua personalità e le qualità pratiche che oggi ti aiutano nel lavoro e di cui vai orgoglioso. Racconta di cosa ti occupavi prima di entrare in Coral Club. È importante far intendere che avevi già accumulato abbastanza esperienza per una scelta di vita pienamente consapevole.
Questo paragrafo non deve occupare più del 15-20% dell’intervento. Ricorda che la storia personale rappresenta il tuo futuro: su di esso si deve principalmente imperniare.
Occorre necessariamente raccontare come si è giunti al Coral Club e perché si è presa questa decisione: sottolinea gli aspetti di cui prima sentivi la mancanza (il tempo libero, la possibilità di decidere autonomamente, il reddito, il rispetto degli altri...) e come è cambiata la tua vita con il tuo arrivo in Coral Club; come si sono avverati i tuoi sogni più arditi e si sono realizzate le tue ambizioni. Spendi qualche parola per parlare del tuo tutor, la persona che ti invitò in questo business cambiando così il tuo destino.
Descrivi la tua crescita personale e il tuo successo nell’Azienda. Ricorda le qualità personali che ti hanno aiutato, quelle con cui hai dovuto combattere o a cui devi ancora lavorare. Poni l’accento sugli strumenti, i metodi e le tecniche che sono stati per te fondamentali e che vuoi consigliare.
Pronuncia alcune parole di gratitudine nei confronti dell’Azienda e del tutor per i risultati conseguiti. Sottolinea che il successo è arrivato proprio grazie ai precetti del tutor, al tuo lavoro e al tuo attivismo.
Rivela i tuoi obiettivi e piani per il futuro e indica i passi concreti con cui intendi conseguirli. Racconta cosa farai domani e quali dividendi ti aspetti. Condividi con gli ascoltatori il tuo sogno e la tua certezza che si avvererà. Le tue parole, i tuoi desideri e le tue ambizioni devono fungere da scintilla scatenante, devono affascinare e motivare il pubblico, spronarlo all’azione.
Il tutto in circa il 40% dell’intervento. Parla del futuro, vendilo, conduci il pubblico per mano nel mondo del successo e delle possibilità illimitate di Coral Club.
7.1.3. Quando è opportuna la storia personale:
negli eventi aziendali. A seconda del regolamento dell’evento la tua storia personale può durare da 15 a 30 minuti;
negli eventi di formazione. In tal caso è bene concentrare la propria storia in 5-7 minuti.
7.1.4. Gli errori principali commessi nelle storie personali:
Si parla di iniziare un’attività commerciale nuova, ma manca il racconto della storia di business.
Parlando di come si è conosciuta una certa persona si pone troppo accento sui nomi degli sponsor e dei tutor. Queste persone sono care per te, ma per il tuo interlocutore sono dei perfetti sconosciuti, pertanto i loro nomi non hanno alcun significato per loro.
Si eccede con i dettagli nel raccontare se stessi. Non entrare nel particolare, ma tratteggia solo quegli aspetti che ti accomunano con il pubblico (siamo tutti stati bambini, tutti abbiamo avuto dei genitori, e il fatto stesso di essere all’evento ci accomuna), ad esempio:
si protrae la storia personale oltre il tempo stabilito dal regolamento. Non tirare per le lunghe il tuo intervento. Il tempo è una risorsa «non rinnovabile»;
si pronuncia la frase «impareremo insieme a...»; ciò lascia dubitare il pubblico sulla tua padronanza e professionalità.
7.2. Lista di temi vietati agli eventi aziendali:
Al fine di evitare erronee interpretazioni delle informazioni da parte degli spettatori, è proibito a tutti i relatori che intervengono all’evento:
citare negli interventi materiali di altri training commerciali, promuovendone gli ideatori e le metodiche a scopo di pubblicità;
impiegare qualsiasi tecnica di training che influenzi la psiche della persona inibendo la personalità;
utilizzare materiali di altre aziende MLM e menzionare la loro denominazione e i loro rappresentanti negli interventi;
affrontare tematiche religiose, politiche e metafisiche;
se si toccano temi legati all’esoterismo è indispensabile far riferimento alla fonte primaria, in forma di citazione;
esprimere riconoscenza per qualcuno un particolare tra i componenti della direzione aziendale: l’Azienda agisce come un’unica squadra. Menzionare concretamente un membro della direzione aziendale è permesso solamente in quei casi in cui il relatore intende raccontare una storia del proprio passato in cui la tal persona ha avuto un ruolo;
nominare familiari del direttivo e di collaboratori dell’Azienda;
fare affermazioni mendaci circa l’effetto dei prodotti dell’Azienda, fra cui:
consigliare una monoterapia con gli integratori alimentari per le malattie sopraelencate;
richiamarsi a casi concreti di guarigione o di miglioramento dello stato di salute;
dare consulenze sull’impiego dei prodotti dell’Azienda a donne in stato di gravidanza o in allattamento.
Nella preparazione dell’intervento è opportuno tenere conto della legislazione vigente in materia di pubblicità.
La pubblicità di integratori alimentari non deve:
creare l’impressione che i prodotti siano medicinali e (o) possiedano proprietà curative;
fornire riferimenti a casi specifici di persone che si sono curate o hanno migliorato la loro condizione a seguito di una monoterapia con integratori alimentari;
incoraggiare le persone a non ricorrere al necessario trattamento/consultazione da parte di un medico professionista;
spingere a tralasciare una sana alimentazione;
dimostrare i benefici degli integratori facendo riferimento agli studi scientifici obbligatori per la registrazione ministeriale degli stessi, o fare uso dei risultati di altri studi come raccomandazione all’impiego degli integratori.
Se il relatore intende utilizzare per il suo intervento risultati di un’applicazione pratica degli integratori biologicamente attivi è necessario che metta a disposizione una descrizione dettagliata di tali risultati.
7.3. Norme per la preparazione di interventi negli eventi aziendali:
le liste preventive di partecipanti e i temi sono autorizzati dalla direzione aziendale un mese e mezzo prima dell’evento;
il Leader/Sponsor/Tutor del relatore è responsabile della sua preparazione. Il Tutor si occupa inoltre di presentare il relatore al pubblico;
il Consulente può candidarsi per intervenire come relatore al più tardi due mesi prima della data prevista per l’evento;
il candidato presenta in forma scritta il tema (i temi) già chiaramente formulato, accompagnandolo con le sue tesi (il senso dell’intervento che intende svolgere);
le tesi sono formulate in brevi frasi che sintetizzano i concetti fondamentali dell’intervento;
a seguito dell’autorizzazione preventiva dei relatori e delle tematiche, ogni partecipante prepara in due settimane lo schema del proprio intervento (la sequenza in cui proporrà le tesi) e tutte le tesi già pienamente sviluppate, descrivendo eventuali materiali audiovisivi che intende utilizzare. Lo schema dell’intervento e i testi vanno presentati al più tardi un mese prima dell’evento. In caso di presentazione dello schema e dei testi oltre il termine, l’Azienda si riserva il diritto di negare l’autorizzazione all’intervento;
entro una settimana la direzione analizza e conferma la lista definitiva dei relatori e comunica il regolamento (tempi e ordine) degli interventi. Si effettua la revisione finale degli interventi;
le foto e i materiali audiovisivi vanno consegnati all’organizzatore al più tardi due settimane prima dell’inizio dell’evento. I materiali devono essere conformi ai requisiti tecnici. In caso di erronea preparazione delle foto e dei materiali audiovisivi l’Azienda si riserva il diritto di non accettarli;
le foto e i materiali audiovisivi devono essere preparati autonomamente dal relatore; i temi degli interventi, le tesi e i testi sono da concordare con la direzione aziendale tramite il manager incaricato. Gli aspetti tecnici degli interventi, lo schema, i punti di riferimento per l’uscita delle foto, dei materiali audiovisivi e di eventuali effetti di luce o effetti speciali vanno concordati con il manager incaricato. Se l’intervento implica aspetti artistici, la regia e la preparazione artistica devono essere concordate con il manager incaricato (in caso sia necessario si interpella il regista);
nella preparazione dell’intervento è indispensabile tenere conto della lista dei temi vietati;
nel caso in cui nell’ambito dell’intervento sia prevista l’entrata in scena di ulteriori partecipanti all’evento, oppure si preveda un intervento in forma di intervista, la responsabilità di ogni tema e affermazione svolta da chi interviene/è intervistato ricade sulla persona che figura nella candidatura come relatore principale;
il regolamento degli interventi già concordato preventivamente deve essere rigorosamente rispettato. Se il relatore non è riuscito a stare nel suo tempo, prolungando oltre il suo intervento, l’Azienda ha facoltà di intimarlo a concludere e lasciare la scena. In tal caso i conduttori dell’evento devono essere in grado di concludere l’intervento;
ai fini di rispettare l’ordine e per ottimizzare il tempo di scena dell’intero evento è vietato agli spettatori portare in scena fiori e omaggi ai relatori al termine dei loro interventi. I fiori e gli omaggi vanno consegnati fuori dalla scena;
tutti i partecipanti, i premiatori e i conduttori sono tenuti ad osservare il dress code stabilito dal protocollo dell’evento e comunicato precedentemente. Si consiglia di concordare l’aspetto esteriore del relatore con il manager incaricato inviando una foto per conferma al più tardi 7 giorni prima dell’evento.